5 BUONI MOTIVI PER DEDICARSI AGLI STUDI UMANISTICI
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Nel mondo di oggi, dove la tecnologia sta ormai diventando sempre più parte del nostro quotidiano e la capacità di gestione delle risorse informatiche sembra ormai imprescindibile, la domanda sorge spontanea: vale ancora la pena scommettere sulle materie umanistiche? Si può essere competitivi nel mondo del lavoro con una laurea in lettere, filosofia o storia? La risposta è sì , ed ecco cinque buoni motivi per cui dedicarsi a queste materie può essere positivo:
1. LA CAPACITA’ DI CRITICA E ANALISI.
In un mondo sempre più informatizzato come il nostro, il vantaggio di chi si dedica allo studio di materie umanistiche, come la filosofia, è lo sviluppo di una grande capacità di analisi di ciò che avviene: non si tratta quindi di una ricezione passiva di dati ed informazioni, ma soprattutto la capacità di interiorizzare queste nozioni e di riuscire a costruire un pensiero critico relativo ad esse. Questa capacità di analisi è molto importante per vari settori e peculiare per varie figure lavorative: basti pensare a quella del giornalista, dove la capacità di analisi del mondo fa la differenza fra un giornalista bravo, che riporta semplicemente i fatti che accadono, e un giornalista di successo, capace di fornire un’analisi dettagliata degli stessi.
2. ADATTAMENTO A VARI SETTORI LAVORATIVI.
Uno dei luoghi comuni che si sente più spesso è relativo alla mancanza di lavoro per laureati umanistici e alla settorialità a cui sono destinati. Non è così, dal momento che grazie alle capacità già descritte nel punto precedente il laureato in studi umanistici può vantare una capacità di adattamento a diversi ambiti lavorativi, anche in quelli in cui non è stato preparato dal suo percorso di studi. Si tratta di una capacità che solitamente non pertiene ad un laureato in materie scientifiche, più preparato in uno specifico ambito e settore.