Le veglie: in inverno nelle stalle si lavorava, si giocava...si raccontavano storie
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Fiabe, favole, miti e leggende ci narrano le tradizioni, gli usi e i costumi di un popolo. Attraverso un laboratorio di lettura coinvolgente e creativo come un gioco si può attingere a questo prezioso patrimonio per scoprire insieme il cuore antico del presente.
Fiabe, favole, miti e leggende: la magia della fantasia per scoprire le tradizioni della nostra terra
Un’idea per un laboratorio di lettura
Fiabe, favole, miti e leggende costituiscono una parte fondamentale della cultura e della tradizione di un popolo. Avvicinarsi a questo genere letterario significa scoprire le proprie origini, usi e costumi, credenze, come si viveva e i valori su cui si fondava la società.
Il momento della lettura o della narrazione orale deve essere un momento magico che coinvolge tutti i sensi. “Orecchie per vedere”: l’udito stimola gli occhi ad osservare attentamente per cogliere ogni sfumatura; accompagna la mente e la fantasia ad incontrarsi in quella dimensione tra sonno e veglia dove nascono i sogni, dove è possibile creare immagini di paesaggi, dare un volto ai personaggi, sentire i profumi e vedere i colori dell’ambiente dove si svolge l’azione. Scoprire questo universo, troppe volte dimenticato o sottovalutato, vuol dire soprattutto riuscire a voltarsi indietro e individuare le tracce che rimangono di un mondo tramontato ma importante, in quanto su di esso è stato costruito il nostro presente. Avvicinare e coinvolgere attivamente bambini e ragazzi (dalla scuola materna alle medie inferiori) al gusto di ascoltare, leggere e immaginare: un obiettivo per poter continuare a essere consapevoli che presente e futuro hanno un cuore antico. Il linguaggio simbolico della letteratura fiabesca, favolistica, leggendaria e popolare contiene preziosi insegnamenti che trasmettono alle giovani generazioni la consapevolezza - e risvegliano negli adulti il ricordo - delle nostre origini. Quasi un percorso di formazione, di crescita e di rinascita.
Lettura e racconto orale
L'approccio a questo genere letterario implica il coinvolgimento e l’intersecarsi di discipline quali antropologia, pedagogia, didattica, filosofia, storia, oralità, e la conoscenza di alcune teorie relative alle fiabe e alla narrazione (tra i teorici più noti: Vladimir Propp, Bruno Bettelheim, Andrea Smorti, Italo Calvino, Jack Zipes e Gianni Rodari). Discipline e teorie che costituiscono la base per l’impostazione delle attività da svolgere con i ragazzi, ma che devono rimanere trasparenti, nascoste, non pesare o risultare tediose, in considerazione della fascia di età a cui ci si rivolge (3-13 anni). Risorse fondamentali sono la passione, la fantasia e la capacità inventiva di insegnanti e animatori al fine di coinvolgere attivamente i bambini e i ragazzi nella realizzazione del laboratorio. Lettura e racconto orale devono essere animati, stimolanti, devono suscitare emozione e non devono essere di eccessiva lunghezza, per evitare il calo di attenzione: devono essere vissuti come un momento magico di ascolto, di creatività e di gioco.