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Studio una lingua ma non riesco a parlarla. 5 consigli per migliorare

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Ehi studenti di lingue! Come stanno andando gli studi? Siete pronti per il prossimo esame di lingua? Anche quello orale? Eh si, quello orale effettivamente è quello che spesso ci mette più in difficoltà, perché non abbiamo il tempo di pensare e formulare con calma la risposta, al contrario di quanto avviene solitamente negli scritti.

Detto ciò, vi pongo una questione anche più generale relativa alla nostra facoltà e al vostro percorso di studi: usciti dal contesto universitario, parlando con un madrelingua (della lingua che state studiando), sinceramente, riuscireste a comunicarci senza problemi?

Io credo propri di no... sapete come faccio a saperlo? Perché io studiavo lingue e con la maggior parte degli studenti e compagni di corso con cui ho avuto a che fare, la situazione era sempre la stessa: si studia tutto il giorno, si fanno intere pagine e capitoli di esercizi, si seguono tutte le sante lezioni del corso, ma alla fine non si è in grado di mettere insieme una frase orale senza balbettare e senza cadere nello sconforto. E così ci si inizia a chiedere se il metodo usato sia corretto, se stiamo studiando veramente dando il massimo, oppure se è il corso universitario che ha in sé qualche malfunzionamento, ecc....

Insomma tantissimi dubbi senza risposta che aprono la strada a crisi esistenziali e paranoie che solo chi è studente può veramente capire!

Ecco perché ho deciso di stilare una piccola serie di punti che potrebbero tornarvi utili per uscire e per meglio comprendere questa situazione in cui la stragrande maggioranza di voi deve affrontare ad ogni sessione.

(Non starò qui a dirvi quanto è importante fare sempre i compiti o esercitarvi in modo autonomo, perché ciò dipende solamente da voi.)

 

Punto uno.

Lo studio di una lingua straniera va preso come un gioco: la lingua è un codice fatto di simboli e voi mentre lo studiate, non dovete prenderlo come una serie di informazioni da cui non riuscite a cavare nulla o come qualcosa che vi soffoca.. NO! Dovete divertirvi cercando di decifrare quel codice anche senza avere la situazione perfettamente sotto controllo, dovete lasciarvi andare!

Esattamente! Forse non lo sapete ma il nostro cervello è davvero incredibile.

Quando si studia e poi si mette in pratica una lingua diversa dalla propria lingua madre, si mettono in moto anche meccanismi inconsci che contribuiscono ad intercettare determinati messaggi volti alla comunicazione.

Ergo: quando siete davanti ad un testo o cercate di fare conversazione dovete fidarvi di voi stessi, anche se non capite perfettamente ogni singola parola non preoccupatevi, perché il vostro cervello in realtà sta già elaborando altri dati per arrivare a comunicare e risolvere la situazione.

È un procedimento insito in tutti noi!

 

 

Punto due.

Non tutti gli errori sono uguali: quante volte vi è capitato di sbagliare una parola o un'espressione che in realtà sapevate bene? A me un sacco, ed inizialmente avevo dei sensi di colpa, perché non capivo il motivo: se so una cosa, perché la devo sbagliare? È un errore stupido!

ASSOLUTAMENTE NO! Un aspetto fondamentale dell'insegnamento/apprendimento di una lingua è quello che pone una differenza fra ERRORE e SBAGLIO.

Esempio: Je suis été è una frase in francese non corretta per l'accordo fra verbo ed ausiliare, ma è corretta la frase J'ai été (Sono stato).

Questo può essere sia uno sbaglio che un errore, ma dipende tutto da come e cosa ritiene lo studente: se lo studente crede che sia giusto Je suis été (e quindi che la regola in questo caso preveda: ausiliare essere être + participio passato del verbo essere être ) allora si parla di errore.

Se invece lo studente dice/scrive Je suis été, ma al momento in cui deve ricontrollare, o anche dopo un attimo averlo detto/scritto, questo si auto corregge (perché in realtà sa che la regola prevede ausiliare avere avoir + participio passato del verbo essere être) allora si tratta di sbaglio.

Per dirla in termini molto semplici, uno sbaglio è molto più simile al concetto di svista, qualcosa di momentaneo e non radicato nelle conoscenze di base.

Quindi, quando vi capita di non fare qualcosa in modo corretto durante un esercizio, durante una conversazione o altre situazioni, cercate solo di chiedervi con quali di queste due nozioni avete a che fare in quel preciso momento.

 

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