Loro sanno di non essere un esempio da seguire.
Loro sanno di non essere un esempio da seguire.
Cronaca di un consiglio di classe straordinario
Sono un insegnate, ieri ho partecipato per la prima volta a un consiglio di classe straordinario convocato da una collega per una presunta modifica illecita di voti da parte di 5 studenti ai quali è stato chiesto di scrivere su un foglio preventivamente la loro versione dei fatti.
Pensavo, ingenuamente, che il consiglio di classe dovesse discutere dapprima la veridicità dell'accusa e successivamente, qualora avesse scovato dei colpevoli, discutere quale punizione educativa infliggere loro.
Il consiglio è durato circa un’ora iniziando in ritardo di 10 minuti, ogni docente collega presente ha gridato le proprie motivazioni con scompiglio, ognuno prendeva parola liberamente, ognuno diceva la propria in contemporanea con tutti gli altri. A un flebile tentativo di richiamo da parte del coordinatore di classe ognuno ha continuato a discutere le proprie ragioni con il collega più vicino. Qualcuno si alzava e girava per la classe sbraitando, un paio di colleghi indignati sono usciti sbattendo la porta.
C'era chi sosteneva che non andassero puniti, c'era chi diceva che essendo una violazione di atto pubblico andassero denunciati penalmente, c'era chi sosteneva che 15 giorni di sospensione sarebbero stati adeguati, oppure 6 o 3.
Mi guardavo intorno allibito.
Solitamente nelle mie lezioni, come coordinatore tengo l'ordine e do parola a tutti, uno per volta, facendo in modo che i miei alunni si ascoltino, se uno esce senza permesso sbattendo la porta potrebbe ricevere una nota, se ognuno sbraita o parla con il vicino in classe si crea chiasso e non si può procedere con il lavoro. Solitamente pretendo dagli alunni (e do loro) puntualità. So che anche altri docenti la pensano come me.
In quel consiglio di classe ha regnato l'ipocrisia.
Nello scompiglio generale si è completamente tralasciata la ricerca della verità. È stato preso per buono che i 5 alunni indagati fossero colpevoli, due avevano confessato il fatto nella loro versione, tre no.
Era tardi, tutti volevano solo andare a casa, quindi in tutta fretta bisognava deliberare e cosi con una ambigua votazione sono stati assegnati 6 giorni di sospensione a ognuno. Sono stati fatti entrare i due rappresentanti dei genitori e degli studenti ai quali è stato detto: "abbiamo deciso così (non sappiamo nemmeno bene il perché) prendetene atto". Ogni richiesta di spiegazione è stata negata o inventata sul momento.
Il consiglio ha pensato che allontanare i ragazzi dall'ambiente scuola per una settimana fosse più educativo che tenerli li.
All'inizio pensavo che avesse torto, la scuola dovrebbe educare! La scuola deve crescere cittadini prima di insegnare mere nozioni, poi ho visto gli "educatori" all'opera ed effettivamente in coscienza si sono resi conto che la cosa più educativa per questi alunni è stata allontanarli da loro.
Loro che sanno di non essere un esempio da seguire.
G.V.