LE SETTE MERAVIGLIE DEL MONDO NATURALE
"Noi siamo i giardinieri del mondo"
Questo messaggio lo avevamo già percepito e questo compito ci è stato affidato per le generazioni future: non possiamo non vedere e non ascoltare.
L'11 novembre 2011 a Zurigo (Svizzera) la società New Open Word Corporation ha annunciato le sette meraviglie del mondo naturale in seguito ad una votazione via web a livello globale che ha coinvolto 500 milioni di persone. Dal Sud America al Vietnam, passando dal Sudafrica e finendo in Indonesia, un giro del mondo (in meno di 80 giorni!).
Le nomine delle sette regine ci fanno ricordare due concetti fondamentali:
1. la natura ci affida la sua bellezza e noi ne dobbiamo avere cura;
2. la vista di questi paesaggi è una meraviglia ai nostri occhi.
Purtroppo, molti di noi non colgono in tutta la sua pienezza la bellezza della creazione e molto spesso il nostro giardino viene deturpato. Però nulla è perduto: si può ancora fare qualcosa, si può e si deve fare ancora tanto.
“Non bisogna avere solamente cura dell’ambiente, ma bisogna avere cura e rispetto per tutte le persone e animali che abitano quel luogo”.
Iniziamo ora il nostro viaggio per il mondo: anche se non possiamo essere lì fisicamente, prendete il libro di geografia o un atlante e partiamo.
Ed è proprio in Amazzonia che inizia il nostro viaggio.
Amazzonia (America del Sud)
Iniziamo dalla foresta pluviale più grande del mondo, che si estende lungo nove Stati del Sud America (Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana Francese, Guyana, Perù, Venezuela e Suriname), viene attraversata dal fiume Rio delle Amazzoni e nella quale si concentra un inestimabile patrimonio di biodiversità tra flora e fauna. Nel 2000 (con ampliamento nel 2003) l’UNESCO l'ha inserita nell’elenco del Patrimonio dell’umanità.
La Table Mountain (Sudafrica)
Nella lingua locale “montagna dalla cima piatta” con i suoi 1086 metri di altezza domina la capitale sudafricana Cape Town (Città del Capo). La Table Mountain ospita ricche specie di piante (circa 2.200) e 1.470 specie floreali, che la rendono una delle zone più floreali del mondo. Anche la fauna non è da meno e nonostante non si trovino più leoni, zebre e leopardi, si possono vedere ancora i caracal, iraci di roccia e babbuini chacma, senza dimenticare i pinguini, spettacolo unico in Africa.
Baia di Ha Long (Vietnam)
Continua il nostro viaggio, terza tappa: siamo in Vietnam nella provincia di Quang Ninh, la baia di Ha Long è composta da 2000 isolette. Nella lingua del posto “Ha Long” significa “dove il drago scende in mare”: qui mito e realtà sono tutt’uno. Secondo il mito, i draghi sono scesi sulla terra e hanno “sputato” delle pietre preziose, creando così le 2000 isolette, con lo scopo di proteggere il popolo vietnamita dagli invasori cinesi. Nel 1994 l’UNESCO l'ha messa nell’elenco del Patrimonio dell’umanità.
Le cascate dell’Iguazù (Argentina-Brasile)
Siamo nella “Gola del Diavolo” (Gorganta del Diablo), al confine tra Argentina e Brasile, dove troviamo lo spettacolo lungo 4km del fiume Iguazù, con 275 cascate alte 70 metri e una gola a forma di U, profonda 150 metri e lunga 700, da guardare col naso all’insù. Le cascate fanno parte dei parchi nazionali Iguazù (Argentina) e Iguçu (Brasile), l’UNESCO ha inserito nell’elenco del Patrimonio dell’umanità la prima nel 1984 e la seconda nel 1986.
Isola di Jeju (Corea del Sud)
Distante 130 km dalla costa sudcoreana si trova l’isola vulcanica di Jeju, che si estende per 1846 km quadrati, in cui si trovano 360 piccoli vulcani inattivi. La lava durante i secoli ha creato delle grotte uniche al mondo, rendendo il luogo una meta per escursionisti e speleologi. Dal 2007 è nell’elenco del Patrimonio dell’umanità dell'UNESCO.
Fiume sotterraneo di Puerto Princesa (Filippine)
Nell’arcipelago delle Filippine, più precisamente nell’isola di Puerto Princesa, troviamo la sesta meraviglia naturale: il fiume sotterraneo dell’isola è navigabile ed è lungo 5 km, attraversa una grotta composta da stalattiti e stalagmiti, soggetta alle maree oceaniche, e sfocia nel Mar Cinese Meridionale. Nel 1999 l’UNESCO l'ha inserita nell’elenco del Patrimonio dell’umanità.
Isola di Komodo (Indonesia)
Ultima tappa del nostro viaggio tra le meraviglie del mondo naturale, ci troviamo nel parco nazionale di Komodo. Questa riserva naturale include tre isole: Rinca, Padar e la già citata Komodo. Il parco fu creato nel 1980 per proteggere il varano di Komodo (è una lucertola gigante che può raggiungere i 3 metri), che nella lingua locale viene chiamato Kizawi (drago). I “draghi” sono i padroni del parco nazionale, accettano la presenza dell'uomo solo come turista. Nel 1991 l’UNESCO l'ha messa nell’elenco del Patrimonio dell’umanità.
Federico Peri
Anche senza poter andare in giro per il mondo, allenatevi a contemplare, custodire, amare la Terra!