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Studiare meglio conoscendo la memoria

 

Il primo passo per studiare in modo efficace è sapere come funziona la memoria: ci sono dei passaggi da compiere per riuscire a ricordarsi qualcosa:

1.     Codifica: capire quello che si deve studiare. Se, per esempio, bisogna studiare la Seconda guerra mondiale, è necessario soffermarsi a comprendere dove si è svolta, in che periodo, quali nazioni sono state coinvolte e perché. Non è sufficiente leggere distrattamente o cercare di imparare a memoria (che, peraltro, richiede molto più tempo), perché l’informazione non viene capita, e pertanto non verrà ricordata.

2.     Immagazzinamento: avviene dopo la codifica, e permette la conservazione dell’informazione nella memoria. Si tratta di ripetere il materiale, per favorire la fissazione del ricordo: una volta capito ciò che si sta studiando, è opportuno ripeterlo più volte (l’ideale sarebbe almeno 10, ma dipende dalla persona e da quanto appare facile/difficile l’argomento).

3.     Recupero: se registrata nella memoria a lungo termine, la traccia (l’argomento studiato) è potenzialmente permanente. Può essere rievocata e utilizzata. In parole semplici, se sono andati a buon fine sia il processo di codifica che quello di immagazzinamento, l’informazione studiata fa ora parte di voi. La ricorderete per molto tempo, o addirittura per sempre.

Vediamo adesso le strategie:

·       -  Vengono ricordati meglio i primi e gli ultimi elementi studiati, rispetto a quelli studiati a metà. Questi effetti si chiamano primacy e recency, e accadono perché i primi elementi (argomenti, paragrafi, date, ecc) hanno più tempo per essere immagazzinati nella memoria (vengono ripassati e ripetuti più volte), mentre per gli ultimi trascorre meno tempo da quando si memorizzano a quando si rievocano (la memoria è più “fresca”).

·      - Mescolare l’argomento: invece che ripeterlo sempre dall’inizio alla fine si può invertire l’ordine! Prendiamo ancora come esempio la Seconda guerra mondiale: invece che ripetere sempre i fatti avvenuti dal 1939 al 1945, si può andare a ritroso, partendo dal 1945 per finire al 1939; si può iniziare dal 1942, arrivare alla fine e concludere con gli anni iniziali; o ancora, si può ripetere l’argomento riferendosi ad una sola nazione alla volta. Per esempio: quando è entrata in guerra l’Inghilterra? Come? Cos’è successo poi? Come si è conclusa? Si seguirà lo stesso processo con l’Italia, poi con la Francia e così via.

 

Potrebbe sembrare un processo più lungo e laborioso; in realtà si impara molto più velocemente, perché si è in grado di mettere insieme i vari pezzettini e avere subito un quadro generale, senza perdere delle informazioni importanti…e lo studio diventa anche meno noioso e più divertente!

·          -  Raggruppare: facciamo finta che dobbiate imparare questi numeri: 1 3 5 8 7 9. Vi sarà molto più facile e comodo memorizzarli a gruppi di due: 13 58 79.

·          -  Diversi canali: conviene prima ascoltare l’argomento in classe, poi leggerlo sul libro, infine ripeterlo a parole (il massimo sarebbe anche fare un riassunto o una mappa concettuale). In questo modo si fa più esperienza di quell’argomento, e l’esperienza è il migliore modo per apprendere qualcosa: vengono coinvolti più sensi: la vista (leggere), l’udito (ascoltare il professore e sé stessi mentre si ripete), il tatto (scrivere).

·         - Esperienza diretta: se dovete studiare il Giappone e l’avete visitato, vi sarà molto più facile! Così come se dovete studiare le tonsille e soffrite di tonsillite…in fondo, di sicuro non metterete di nuovo le dita nella presa della corrente, dopo averne fatto esperienza una volta!

Infine, se l’argomento è interessante o nuovo lo si impara in meno tempo perché incuriosisce. Sfruttiamo allora questa occasione: conviene studiarlo subito, senza aspettare l’interrogazione o la verifica: ci si metterà meno tempo e sembrerà più interessante, e al momento della verifica sarà necessario solo un ripasso per facilitare l’immagazzinamento!

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