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Prima prova della maturità: 6 consigli per una buona analisi del testo

L’analisi del testo è una delle tracce possibili del tema di maturità: si tratta di saper comprendere e analizzare un testo; in seguito, è richiesta una riflessione personale.

L’estratto può essere una poesia o uno scritto in prosa di un autore della nostra letteratura.

Se vuoi cimentarti in questa traccia, ma hai dubbi su come condurre una buona esposizione, eccoti 6 consigli da seguire per questa importante prova!

 

1) INDIVIDUA IL CONTESTO STORICO E TEMPORALE A CUI LO SCRITTORE APPARTIENE

 

Capire in quale periodo storico fosse attivo l’autore in analisi è molto importante: può permettere di ricavare preziose informazioni, tra cui la sua possibile adesione a un movimento culturale letterario.

Inoltre, ci dà una marcia in più per interpretare il senso del componimento che stiamo leggendo e comprendere il punto di vista dell’autore.

Anche il luogo di origine può dare delle indicazioni: si pensi solo all’associazione tra il Verismo e le regioni dell’Italia meridionale.

 

2) SE È UNA POESIA, ATTENZIONE ALLA METRICA!

 

I poeti degli esami di maturità sono prevalentemente autori del Novecento, o comunque del periodo postunitario. La rigida metrica caratteristica dei secoli precedenti comincia a perdere importanza e si diffondono sempre di più i versi liberi, spesso non rimati, e l’assenza di schemi.

Ma non è sempre così! Si pensi solo al ruolo ancora importantissimo della metrica in Pascoli, Carducci, ma anche del più recente Caproni, poeta della maturità 2017.

 

COSA FARE: verificare se ci sono schemi di versi visibili a occhio (raggruppamenti di alcune strofe, terzine, quartine...), o di schemi di rima (ABBA, AABB…), e se sono utilizzati versi pari o imparisillabi (settenari, endecasillabi, quinari…). Ricorda che un endecasillabo non è un verso di 11 sillabe (che possono aumentare o diminuire a seconda della presenza di sineresi o dieresi), ma un verso con accento forte sulla decima sillaba. Lo stesso discorso vale per gli altri versi (settenario: accento forte sulla sesta sillaba, quinario: accento forte sulla quarta, ecc)!

 

3) INDIVIDUA I NUCLEI TEMATICI PRINCIPALI E RIASSUMILI IN PUNTI

 

Che il testo sia una poesia o una prosa, dovrai saperlo parafrasare o riassumere. In entrambi i casi il consiglio è quello di suddividere il testo in tanti punti, numerandoli con una matita, e scrivere un breve titolo che ti permetta di ricordare cosa devi dire al momento di scrivere.

 

4) RIPASSA LE FIGURE RETORICHE!

 

Nella parte di analisi troverai alcune domande sugli aspetti stilistici del testo in esame. Molto spesso in questi casi è molto importante saper riconoscere le principali figure di significato (metafora, similitudine, ossimoro, sineddoche, metonimia, litote…), di ripetizione o di sintassi (anafora, poliptoto, chiasmo, climax...), di suono (allitterazione, assonanza, onomatopea, paronomasia...).

 

5) FAI DEI COLLEGAMENTI CON ALTRE OPERE DELL’AUTORE, O CON LA LETTERATURA CHE HAI STUDIATO

 

Quello che stai leggendo ti ricorda qualche altro scrittore affrontato in classe? Lo stesso autore ha scritto qualcosa di simile? Cerca di riflettere sulle tematiche principali che hai individuato in precedenza. I temi portanti di un componimento solitamente sono quelli più importanti nella storia dell’uomo, e quindi una presenza costante nella letteratura: l’amore, la guerra, l’infanzia, i genitori e la famiglia, la natura, le emozioni… .

Attenzione anche a verificare la presenza di citazioni, oppure di frasi significative per la letteratura (Dante e Petrarca sono tra i più citati).

 

6) INFINE, FAI UNA RIFLESSIONE PERSONALE

 

Poniti delle domande: Sei d’accordo con quello che sta affermando l’autore? Hai mai vissuto qualcosa di simile? Pensi che sia valido ai nostri giorni, o che non sia più attuale? Ricorda di cercare sempre un collegamento con l’attualità: i testi d’esame sono scelti spesso per questo motivo, ossia per mostrare che la letteratura non è mai obsoleta, ma che anche a distanza di secoli può trovare un significato ancora condivisibile.

 

 

Fonti:

 

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