LE VACANZE DEGLI STUDENTI

Chi non pensa quasi ogni giorno a quando saranno le prossime vacanze? Il prossimo ponte, il prossimo giorno festivo infrasettimanale, la prossima pausa estiva, …

È normale pensarci e immaginarsi nel più totale relax per quel determinato giorno o in quel determinato periodo, ma gli studenti sanno che quei giorni di riposo possono anche essere dei giorni di studio intenso.

 

Il dilemma di ogni studente è infatti come gestire i giorni di riposo dall’attività scolastica, tra ansie per le prossime verifiche o per i prossimi esami e i rimorsi di avere avuto occasione di studiare e di essersi invece presi un giorno di vacanza.

 

Nessuna guida o nessuna persona potrà mai dare il consiglio giusto che valga per tutti gli studenti, ma sicuramente ci sono tre aspetti fondamentali da considerare, alcuni dei quali applicabili solo a certe personalità.

 

1 – Prima studio, prima mi riposo

Questa regola si auto-definisce: se mi impegno nello studio durante un giorno festivo o durante alcuni giorni di un ponte, sicuramente riuscirò a godermi meglio i periodi di vacanza che avrò in futuro.

Ciò vale soprattutto se pensiamo ai mesi estivi, che sicuramente rappresentano il periodo di relax più ambito per gli studenti: ecco che allora che con un impegno costante e significativo preso durante tutta la stagione invernale e primaverile (alcuni giorni festivi passati a studiare oppure il ponte natalizio programmato in parte per lo studio e in parte per fare vacanza) si può arrivare a luglio e dire finalmente “io stacco la spina da tutto!”, passando i mesi successivi senza ansie da esami di recupero o da sessione di esami universitari a settembre.

 

2 – Un giorno di studio rimandato può trasformarsi in due giorni in futuro

Se inizio a rimandare i giorni di studio pensando che ogni ponte e ogni giorno di vacanza è sacrosanto ed è da dedicare solamente ai viaggi e al relax, ecco che gli esami si accumulano, e quando mi ritroverò a studiare in piena estate con 35 °C all’ombra, tutto sarà più difficile e rimpiangerò il giorno in cui ho rimandato questi argomenti…

Con questa logica si vanno peraltro a moltiplicare i giorni di studio, a causa della bassa concentrazione e dell’apprendimento non così efficace.

 

3 – La vacanza totale aiuta a rigenerarsi

Nonostante i due punti precedenti possano sembrare severi e difficili da rispettare, è anche vero che quando si è in vacanza e si decide di staccare, allora è bello e giusto farlo in maniera totale.

Cioè senza avere l’ansia anche solo di un esame a settembre, o di dovere studiare almeno qualcosina ogni giorno…

La vera vacanza è quella totale e senza pensieri scolastici, e sicuramente passare dei giorni totalmente dedicandosi ad altro ci aiuta a ricaricarci completamente e a ripartire l’anno successivo con il piede giusto.

 

A ognuno la sua scelta, o, come dicevano i latini: “Faber est suae quisque fortunae”.

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