INCLUSIVO E CIVILE: IDEALI DI UN CITTADINO EUROPEO
Le basi per la definizione di uno Stato si fondano sul concetto di civilità.
Non è semplice capire quali sono i parametri che rendono uno Stato civile, ma sicuramente un aspetto essenziale riguarda l'inclusività intesa come salto per superare l'ostacolo della diversità al fine di giungere nell'oceano della civiltà.
Dal 1970 ad oggi la legislazione dello Stato Italiano ha fatto enormi passi avanti sul concetto di scuola inclusiva. Oggi questo elemento è diventato un punto basilare dell'istruzione e della formazione, ma cosa si intende per scuola inclusiva? Quali sono le sue caratteristiche?
Una scuola che voglia definirsi inclusiva deve basarsi innanzitutto su un tipo di didattica inclusiva che coinvolga tutto il corpo docenti e non esclusivamete coloro che svolgono la funzione di insegnante di sostegno in quanto solo grazie ad un tipo di didattica che si aggiorni, che sia flessibile, creativa e sia il più possibile vicina alla realtà si possono ottenere grandi risultati all'interno del gruppo classe.
La European Agency for Development in Special Needs Education ha stilato un rapporto nel 2012 nel quale vengono delineate le caratteristiche fondamentali per la formazione di un docente inclusivo:
- considerare la diversità degli alunni, incentivando e valutando positivamente le risorse di ognuno;
- lavorare in un team, dove la collaborazione tra tutti i docenti è fondamentale;
- avere un aggiornamento permanente, in quanto la formazione continua di un docente è essenziale.
Su questi temi si è stato svolto un'importante convegno a Milano organizzato dalla SIPES (Società Italiana di Pedagogia Speciale), alla quale hanno partecipato numerosi docenti universitari, con l'obiettivo di indicare il profilo di un insegnante inclusivo e delineare il percorso di formazione da sostenere in una prospettiva inclusiva.
Come ha scritto, il filosofo greco antico, Diogene di Sinope: le fondamenta di ogni Stato sono l'istruzione dei suoi giovani.