La mappa concettuale: cuore del metodo di studio
Studiare significa molte cose, ma soprattutto esistono innumerevoli metodi di studio; è proprio questo famigerato metodo di studio, che sembra poco importante, a essere in realtà l'aspetto più determinante per il raggiungimento di buoni risultati. La soggettività e la varietà dei metodi di studio non ne giustificano sempre la validità, vale a dire che non tutti i metodi sono corretti ed efficaci. Innanzitutto è utile precisare che lo studio prevede varie fasi, e il loro svolgersi in modo corretto consiste adottare un buon metodo.
- La fase iniziale è ovviamente quella in cui si legge un paragrafo, di qualunque materia, cercando di capirne il senso, mentre si legge è fondamentale cerchiare o evidenziare le parole più importanti. Questo passaggio è quello che permette di procedere al meglio nello studio, poiché le parole o i concetti più importanti costituiscono le cosiddette parole chiave, quelle che danno senso al discorso e che permetteranno poi di fissare il tutto. L'errore da evitare in questa fase è quello di sottolineare intere frasi, poiché esse non costituiscono i concetti fondamentali e comunque non saltano all'occhio come i punti cruciali del discorso.
- Successivamente si trascrivono le parole chiave, che possono essere le date, i nomi, gli avvenimenti, i paesi e cosi via, cercando di collegarle fra loro, man mano che vengono scritte, mediante frecce che ne definiscono i rapporti di causa/effetto, utili allo studio sia di materie scientifiche che umanistiche. Questo passaggio è la creazione della cosiddetta "mappa concettuale", che si prefigura come uno schema sintetico, non superficiale ma essenziale. Un errore da evitare nella creazione della mappa concettuale è la scrittura di intere frasi, che inevitabilmente seguirebbero l'andamento grafico di un paragrafo, sconfinando in un lavoro inutile e dannoso, poiché non permetterà in seguito di far saltare all'occhio i punti cruciali.
- Dopo aver creato la mappa concettuale, la si rilegge mentalmente, ragionando su quanto si è scritto e cercando di ricordare anche i concetti secondari, che non sono stati scritti in questo schema riassuntivo ma che comunque vanno saputi.
- A questo punto, fissati i concetti e avendo imparato l'intero argomento, si ripete tutto ad alta voce, al fine di padroneggiare al meglio i concetti e di esercitarsi nell'esposizione. In questo modo si sono anche fissati i concetti in modo definitivo. Ovviamente il tutto va ripetuto più volte, fino a riuscire a farlo senza guardare la mappa.
- Subentra ora la fase del ripasso, dopo qualche ora di stacco e nei giorni successivi, in cui oltre a ripetere di nuovo, si riguarda la mappa concettuale più volte ripassando i concetti chiave, che devono saltare alla mente con un solo colpo d'occhio alle parole chiave. Si ripete questo procedimento più volte, cercando di essere sempre più rapidi, fino a riuscire a sintetizzare il tutto in poche parole, visibili sullo schema. Ovviamente si deve essere in grado di ripetere tutto anche senza guardare la mappa, compresi i concetti secondari.
Con questi pochi ma fondamentali passaggi si costituisce un corretto ed efficace metodo di studio, in cui la mappa concettuale ne è il cuore, la struttura portante, necessaria sia nelle prime fasi di apprendimento e rielaborazione a voce, sia nelle fasi del ripasso, da quello principale a quelli sommati e rapidi dei giorni a seguire. Inoltre è fondamentale comprendere che per una buona riuscita nello studio non conta il tempo impiegato o gli sforzi compiuti, ma solamente un corretto ed efficace metodo di studio, e soprattutto è utile capire che, in vista di una verifica o interrogazione, è bene ripassare solo fino al giorno prima, cercando di evitare nel modo più assoluto di riaprire il quaderno l'attimo prima della prova orale o scritta: non è sufficiente a imparare quel che non si è ancora imparato, ed è inutile per ripassare ciò che si sa già!
Maddalena Sirtori